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La European Space Agency (ESA) ha aperto il nuovo bando "Space Supporting Environmental Claims", che mira a sostenere lo sviluppo di servizi che permettano la verifica delle dichiarazioni ecologiche e dei label a tutela dell'ambiente, attraverso studi di fattibilità Kick-Starts, di sei mesi, che possono evolvere in progetti pilota su più larga scala.
I servizi proposti devono sfruttare almeno una tecnologia spaziale, come:
- Osservazione della Terra (SatEO): monitoraggio delle emissioni di gas serra, deforestazione e altre metriche ambientali;
- Comunicazioni Satellitari (SatCom): rafforzamento della resilienza delle supply chain in aree remote;
- Sistemi di Navigazione Globale (GNSS): tracciabilità dei prodotti lungo la supply chain e individuazione in tempo reale di eventi inquinanti.
La call si inserisce nel contesto di contrasto al greenwashing, pratica che inganna i consumatori con affermazioni ambientali fuorvianti, ostacolando la risposta efficace alle crisi climatiche. L’Unione europea ha infatti introdotto normative come la Green Claim Directive e la Corporate Sustainability Due Diligence Directive, per permettere la verifica e garantire la responsabilità ambientale delle filiere.
Nello specifico, i temi chiave del bando sono:
- Greener Value Chains: verifica delle dichiarazioni ambientali lungo la supply chain;
- Ensuring Carbon Credit Integrity: validazione delle compensazioni di emissioni;
- Authenticating Green Finance: monitoraggio dell’impatto ambientale di progetti finanziati.
Possono partecipare al bando le imprese.
L’ESA finanzierà fino al 75% dei costi, con un tetto massimo di 75.000 euro per contratto. Inoltre, le aziende selezionate riceveranno:
- supporto tecnico e commerciale
- accesso a reti e partner strategici
- utilizzo del marchio ESA
- finanziamento (senza acquisizione di equity).
Il termine per l'invio delle candidature è fissato al 18 marzo 2025.
fino a € 75.000 a contratto