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Il Ministero dell'Università e della Ricerca (MUR) ha adottato ufficialmente le linee strategiche e di indirizzo per il Programma Nazionale di Ricerche in Antartide per il triennio 2024-2026.
Il presente Programma Nazionale di Ricerche in Antartide triennale volge lo sguardo al quadro internazionale in vista dell’Antarctic Treaty Consultative Meeting e il Committee for Environmental Protection, che saranno ospitati in Italia nel 2025, organizzato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale con il sostegno e la partecipazione del PNRA. Lo sguardo si estende poi fino all’International Polar Year previsto per gli anni 2032-33, il quale prefigura la stipula di accordi di cooperazione al fine di svolgere attività di ricerca in collaborazione con altri Paesi.
Le linee scientifiche prioritarie del PNRA per il triennio 2024-2026 prese in considerazione sono:
- Interazioni Terra/Ghiaccio/Clima
- La vita in Antartide;
- Astronomia, astrofisica e space weather;
- Impatto antropico e contaminazione ambientale;
- Biomedicina e psicologia.
Con riferimento alle attività di ricerca da svolgersi nel prossimo futuro si evidenzia che Il Programma Nazionale di Ricerche in Antartide organizzerà nel 2024 la quarantesima spedizione italiana in Antartide, che sarà attuata nella stagione australe 2024-25. Inoltre, sono previste azioni relative al rinnovo e all’incremento delle capacità scientifiche delle stazioni Mario Zucchelli e Concordia.
Con l’approvazione del Pnra, il MUR adotta le linee strategiche e di indirizzo per il programma di ricerche in Antartide. Tali linee, proposte dal Cnsa (Commissione scientifica nazionale per l’Antartide), definiscono gli attori, le strutture, i compiti, il coordinamento e l’erogazione delle risorse finanziarie.
Il MUR ha, inoltre, il compito di vigilare sull’attuazione, nel rispetto delle norme previste dal Trattato sull’Antartide.
Il coordinamento scientifico delle attività del PNRA è affidato al Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), mentre quello logistico è affidato all’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (ENEA).